giovedì 12 novembre 2009

Zico, il ritorno

Arthur Antunes Coimbra meglio noto come Zico è tornato in Friuli per festeggiare assieme ai tifosi friulani i 25 anni dell' Udinese club a lui intitolato.

Zico è rimasto un mito nei cuori di molti friulani. Non solo per le sue prodezze in campo ma anche per il suo modo di essere, per la sua umiltà, disponibilità e "classe" anche fuori dal campo.
Insomma un esempio da seguire per noi giovani!
Ha giocato a Udine dal 1983 al 1985, pochi anni che però l’hanno reso indimenticabile per il popolo friulano.
Zico e’ entrato nei cuori dei tifosi bianconeri (anche di chi ha solo ‘sentito’ parlare delle sue punizioni o delle sue giocate dai piu’ anziani) e ieri e’ tornato per un giorno, accolto da centinaia di tifosi, nella sua casa: “Sono tornato qui per la mia gente, per la gente friulana con la quale da più di vent’anni ho un rapporto ec­cezionale. Non potevo mancare ai festeggiamenti del club che nel 1983 mi è stato dedicato – poi si legge su TuttoSport - Ho con questa gente friulana un le­game speciale, che va oltre ai gol o al calcio giocato, ma che è la risposta a due anni vissuti con Udine e il Friuli gior­no per giorno, con le cose semplici. Forse mi sono posto nei loro confronti nel modo giusto, e loro mi stanno ripagando”.
Le parole del presidente del club, Michele de Sabata, in ricordo di Zico sono state le seguenti: "Zico è un’emozione, è un nome che significa grande calcio. In questi giorni abbiamo visto risvegliarsi la passione di tante persone. Non ce lo immaginavamo nemmeno noi".

Il comune di Premariacco ha voluto conferirgli la cittadinanza onoraria in una serata svoltasi l'8 novembre.
Il consiglio comunale, in una seduta lampo dal palco di un teatro strapieno, lo ha deliberato all'unaminità scatenando l'applauso che ha aggiunto emozione a una serata straordinaria.
"Cumò o soi furlàn", ha sorriso lui.
"Un ritorno giocato sul filo dell'amarcord, della gioia di mettersi insieme attorno a uno striscione bianconero, ma anche dell'orgoglio di avere per amico un uomo così grande e così semplice."

Nardo222 & Lukka_xxx


5 commenti:

Sabri ha detto...

Che calciatore! Che persona! Che tempi! Che ricordi!........................

girovago ha detto...

Quando Zico venne a giocare a Udine voi non eravate nemmeno in progetto. Le grosse società boicottarono il trasferimento, perchè secondo loro i grandi campioni potevano essere acquistati solo da milaninterromaiuve. Le punizioni a foglia morta di Zico erano degli autentici capolavori, i portieri andavano nel panico quando dovevano subirne una e non sapevano come disporre la barriera. Era un piacere vederlo giocare, il pallone ptraticamente incollato al piede, un genio come tanti giocatori brasiliani. Zico ebbe la scalogna di infortunarsi durante un'amichevole a Brescia. Da quel giorno praticamente non giocò più.

Sabri ha detto...

Non era affatto "tutelato" dagli arbitri. Lo fermavano solo a suon di falli.

In quegli anni la radiocronaca interrompeva qualsiasi collegamento se Zico stava per battere una punizione.

Sabri ha detto...

E poi era gentile, educato, corretto. Un signore! Non come certi zotici calciatori di oggi!

Oddio! Son già nella fase de "... una volta, ai miei tempi..."

girovago ha detto...

Oddio! Son già nella fase de "... una volta, ai miei tempi..."

Brutto segno, prof... anche se le belle cose si ricordano sempre volentieri. Però, mai crogiolarsi nel passato ... guardare avanti e progettare sempre qualcosa. ;-)

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