giovedì 15 maggio 2008

Gli insegnanti secondo Pennac

Vi invitiamo a riflettere insieme a noi e a dare libero (più o meno) sfogo alle vostre opinioni sugli insegnanti a partire da alcuni brani tratti dal Diario di scuola di Daniel Pennac.

"[...] so solo che quei tre erano pervasi dalla passione comunicativa della loro materia. Non che si occupassero più di me che degli altri, no, consideravano alla stessa stregua gli studenti che andavano bene e gli studenti che andavano male, e sapevano risvegliare in questi ultimi il desiderio di capire. Accompagnavano passo dopo passo i nostri sforzi, si rallegravano dei nostri progressi, non si spazientivano per la nostra lentezza, non consideravano mai i nostri insuccessi come un'offesa personale e si mostravano con noi tanto più esigenti in quanto tale rigore era fondato sulla qualità, la costanza e la generosità del loro stesso lavoro."
Secondo noi tutti i professori dovrebbero essere così, imparziali e giusti, perchè ognuno di noi alunni dev'essere considerato allo stesso modo. Alcuni dei nostri insegnanti sono, da questo punto di vista, corretti così come quelli descritti dallo scrittore; eppure siamo più che sicure che molti professori hanno i loro "cocchi" mentre altri prendono di mira alcuni studenti.
"Non era soltanto il sapere che quei professori condividevano con noi, era il desiderio stesso del sapere! Non direi che ci sentissimo amati da loro, ma di certo considerati."
E infatti, a nostro parere, nessun alunno dovrebbe essere amato da un professore, ma ogni alunno dovrebbe essere considerato e valorizzato per quello che è.

Questi insegnanti, incontrati gli ultimi anni di scuola, rappresentarono per me una novità rispetto a tutti coloro che riducevano i loro allievi a una massa indistinta e priva di consistenza, "quella classe" di cui parlavano solo al superlativo di inferiorità. Per costoro eravamo sempre la peggior prima, seconda, terza, quarta o quinta della loro carriera, non avevano mai avuto una classe meno... così... sembrava che anno dopo anno si rivolgessero a un pubblico sempre meno degno del loro insegnamento. Se ne lamentavano con il preside, nei consigli di classe, nei colloqui con i genitori. Le loro lagne suscitavano in noi una speciale ferocia, qualcosa di simile alla rabbia con cui il naufrago trascinerebbe a picco con sè il capitano codardo che ha lasciato la nave incagliarsi sullo scoglio."
Queste sono le frasi che ci interessano maggiormente, perchè anche noi veniamo considerati "quella classe". Non diciamo che questo sia sbagliato, perchè come classe noi rappresentiamo degli alunni rumorosi ed indisciplinati, ma andando a esaminare i singoli elementi, più di qualcuno di noi potrebbe salvarsi. Sappiamo quindi che fare lezione ad alunni disinteressati è sicuramente pesante, però alcuni di noi si sentono mortificati quando si ritrovano a rappresentare continuamente il comportamento dei compagni.
Ad alcuni alunni dispiace spesso per la sorte degli insegnanti, voi cosa ne dite?


Viska, Hello Marti e La Berta

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo sul fatto che gli insegnanti abbiano le loro simpatie, ma generalmente succede verso gli studenti più diligenti (non i più bravi, attenzione!), perché rappresentano la proiezione del loro lavoro, cioé dimostrano di prendere seriamente (e apprezzare) quello che gli viene "offerto". Quindi non hanno tutti i torti.
Nella mia esperienza è stato così: ho avuto fondamentalmente una bravissima insegnante di lettere alle medie e per me è stata l'unica insegnante della mia vita. Ma è vero anche che lettere era la mia materia preferita.
Al contrario, ho avuto docenti che ho odiato fino alla morte (la loro, per fortuna) e ai quali non devo proprio niente. La matematica non mi piaceva, né la fisica, ma in ogni caso non ho mai trovato chi la sapesse far apprezzare. Non mi piace nemmeno la chimica e la biologia, ma avevo una brava insegnante e "ci siamo venute incontro": io studiavo, controvoglia, ma studiavo. E lei lo apprezzava, dandomi voti discreti anche se sapeva che un minuto dopo l'interrogazione mi sarei dimenticata tutto.
Insomma... la ragione sta un po' a metà!
Ciao!
Michela

Anonimo ha detto...

Ha ragione Michela nel dire che "i cocchi" degli insegnanti sono gli studenti più diligenti, però io non trovo affatto giusto, che certi insegnanti ce l'abbiano con degli alunni, perchè noi siamo tutti uguali, non rispetto la personalità, ma nel senso che dobbiamo essere considerati tutti allo stesso modo!!!!!

Annapi ha detto...

Ciao la Berta, sono d'accordo con te ma ti, vi voglio stuzzicare un po'...anche voi alunni dovreste, per gli stessi motivi, comportarvi alla stessa maniera con tutti i vostri prof...anche noi siamo tutti uguali, non nel senso della personalità ma nel senso che dobbiamo essere considerati tutti allo stasso modo... e voi questo lo fate? :-)

Anonimo ha detto...

Bè in effetti è anche vero che noi alunni abbiamo le nostre simpatie!!!!!

Anonimo ha detto...

Bè, però prof, ci sarebbe da dire che gli insegnanti dovrebbero dare il buon esempio.......

Light yuci
Fefè 95

Anonimo ha detto...

Ok, noi alunni non siamo sicuramente perfetti ed imparziali, ma in questo post noi "denunciamo" i professori, non gli studenti!

P.S. Nessuno è perfetto, teniamolo tutti bene a mente!

Anonimo ha detto...

Siamo perfettamente d'accordo con voi!!! Peccato che alcuni insegnanti di nostra conoscenza non visitino il blog.

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