lunedì 27 dicembre 2010

Totto-chan

Devo ringraziare CATERINA di seconda A che mi ha fatto conoscere questo delizioso libro; sono ancora a metà ma gli spunti di riflessione (soprattutto per noi insegnanti) sono moltissimi e intanto voglio lasciarvi un piccolo passo sulla scuola di Totto.
"Ma la cosa più bizzarra di tutta la scuola erano le lezioni stesse.
Di solito le scuole programmano una materia, per esempio giapponese, per la prima ora, in cui si fa solo giapponese; poi, per esempio, aritmetica la seconda ora, in cui si fa solo aritmetica. Ma qui era diverso. All'inizio della prima ora, la maestra faceva una lista di tutti i problemi e le domande relativi alle materie del giorno. Poi diceva:"Adesso iniziate da quello che preferite".
Non aveva importanza che uno iniziasse con giapponese o aritmetica o un'altra materia. chi amava comporre poteva scrivere qualcosa, mentre chi preferiva la fisica poteva far bollire qualcosa in una fiaschetta su un fornelletto, e poteva capitare di sentire una piccola esplosione proveniente da una delle classi.
Questo metodo dava agli insegnanti la possibilità di osservare - a mano a mano che i bambini progredivano nelle varie classi - a quali argomenti fossero interessati, ma anche il loro modo di ragionare e il loro carattere. Non c'era modo migliore per gli insegnanti di conoscere i loro allievi."

Avrei continuato ancora, per questo vi suggerisco di leggerlo!

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...