mercoledì 30 marzo 2011

Navigatori avventati

Quando si è collegati con la rete, meno informazioni si danno e meglio è. Specie se non si è certi della sicurezza del sito in cui si sta navigando e se non si conosce l'identità dell'interlocutore.
Ormai tutti dovrebbero stare sull'avviso. E invece non è così, come dimostra una ricerca condotta da CCP Italia, specializzata nella tutela delle carte di credito e dei documenti personali, in collaborazione con l'agenzia Onu per la ricerca sul crimine e la giustizia: 82 persone su cento lasciano online il proprio nome e cognome, il 59% aggiunge anche la data di nascita e l'indirizzo, mentre il 33% arriva persino a indicare il numero di cellulare.
Agendo in questo modo, il rischio di venir derubati della propria identità è molto alto.
I più esposti, stranamente, sono i più giovani, nella fascia d'età tra i 25 e i 30 anni: passano molto tempo in internet e tendono a fidarsi.
Sbagliato!

Noi comunque non scriveremmo mai i nostri dati personali, almeno fino a quando non saremmo maggiorenni.

Ultraboy & LupoAlby

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