domenica 22 maggio 2011

Comida

Non abbiamo mai pubblicato notizie così sul nostro blog, ma con questo allegro, gioioso, gentile signore barbuto abbiamo riso prima attraverso il suo famoso Un pacco postale di nome Michele Crismani e poi con lui di persona quando abbiamo avuto l'onore di conoscerlo da noi a scuola il marzo scorso insieme all'illustratore Colucci.




Ci tenevamo aggiornati sulle sue condizioni di salute e speravamo tanto in una pronta ripresa. Purtroppo non è stato così.



Oltre all'incontro che abbiamo avuto con lui ci piace ricordare queste sue parole:

Insomma, io sono un goloso della vita. E questa gioia vorrei cercare di trasmetterla a chi legge le mie cose.
Detesto con tutte le mie forze invece quelli che (siano scrittori o registi, cantanti o attori, disegnatori o chissà chi altro) iniettano nel loro pubblico sfiducia pessimismo sconforto nichilismo odio cupaggine rassegnazione disgusto tedio prepotenza.
Credo che facciano del male a chi si imbatte nelle loro opere, e soprattutto se il loro pubblico è costituito da bambini o da adolescenti o da giovani. E trovo assurdo che ci si trincei dietro una presunta extraterritorialità etica dell’intellettuale. Quasi che le parole e le immagini e i suoni non toccassero sul serio le persone che leggono, guardano e ascoltano.
Io credo che con i libri, i film, le musiche si possa fare molto bene, ma anche molto male. E che la gran parte degli intellettuali agisca male.
Dentro di me, coccolo un’ ingenua utopia. Eccola: per cinquanta anni, tutti gli scrittori disegnatori registi attori musicisti cantanti e creativi in genere trasmettono con le loro opere una visione positiva del mondo e dell’essere umano. Non esaltando più la volgarità e la sopraffazione, il cinismo e la mercificazione dell’altro, la violenza e la stupidità.
Senza predicare, senza realizzare opere didascaliche e stomachevolmente finte, senza salire in cattedra, senza moralismi, ma con un forte senso etico, con un saldo senso della responsabilità individuale e collettiva.
Senza nascondere che il dolore, la sofferenza, il male, la paura, la debolezza, l’angoscia, il tormento esistono. Ma utilizzando strumenti come l’ironia e l’autoironia, il dubbio ed il mettersi nei panni dell’altro, l’autocritica e l’autostima, la fiducia reciproca e l’allegria, l’amore sempre rispettoso dell’altro, la solidarietà e la speranza...privilegiando questi valori proporre un mondo migliore.
Ecco, io sono profondamente convinto che se davvero i mass media agissero così e gli intellettuali tutti aderissero con creativo entusiasmo a questo compito...dopo cinquant’anni potremmo vedere alcuni risultati.
Come canta Ligabue: tu chiamami scemo, ma io almeno credo.

6 commenti:

Annapi ha detto...

Oggi su FB qualcuno ha scritto che il mondo sarà un po' più triste senza Luciano Comida e io lo riporto qui questo pensiero che condivido in pieno.

sabrianna2007 ha detto...

Per me il suo blog era diventato una consuetudine quotidiana. Di fronte ad ogni avvenimento ero curiosa di conoscere il suo puntuale, arguto punto di vista e facevo una capatina lì.
I suoi libri per ragazzi rimarranno per me uno strumento di successo assicurato per far breccia anche sui ragazzi meno appassionati alla lettura.

Saru^^Eli98 Lulu ha detto...

Ci mancherà tanto, come ci mancheranno le avventure di Michele Crismani.

PiCCi_ , Giuggi, Guenda, MiniGiulia & Ange ha detto...

Ci manchera' molto!! Ci ha fatto sorridere con le sue storie e avventure insieme a Michele e per questo dobbiamo ringraziarlo!
GRAZIE LUCIANO COMIDA!!!

Migo ha detto...

povero Comida che ci ha lasciato con le sue barzellette che ci hanno fatto ridere e i suoi racconti. Noi lo abbiamo conosciuto qui a scuola dove ci ha donato un sorriso.

Anonimo ha detto...

Pur non avendola conosciuta molto bene, cercavamo di farlo attraverso i suoi racconti! Ma ci serviva più tempo, ora rimaniamo solo con il ricordo di averla conosciuta dal vivo..Arrivederci signor Luciano Comida! Ci mancherà moltissimo!

Kata_'97 & selina

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